A molti sembrerà una brutta immagine sfocata di un pianeta, per giunta in bianco e nero. Ma questa immagine mi è costata molte sedute (10?...12?....booo) di circa 3 o 4 ore l'una e tante tante arrabbiature quando sul disco venusiano non si vedeva niente di niente a parte un grigio uniforme senza un solo particolare. Invece per me ha un grande significato: ciò che fino a pochi anni fa era precluso anche ai più grandi telescopi del mondo, oggi con le tecnologie moderne di cui noi non professionisti disponiamo è possibile seppur non facile riprendere l'atmosfera del pianeta a noi più vicino: Venere. La svolta l'ha data una camera astronomica monocolore (in bianco e nero per capirci) che mi ha prestato l'amico Martin di Vigo di Fassa. E' una camera Cmos raffreddata: la Qhy294M Pro. E l'uso di un filtro viola (W47) associato ad un filtro BG39 che blocca solo gli infrarossi ma non gli ultravioletti. Le pose sono state ottenute con oltre 4 metri di focale e video formato Ser di 20' per un totale di 30.000 frame dei quali ne ho tenuti buoni solo i migliori 3000. La camera viaggiava a 28 frame al secondo con un gain a circa un terzo della scala. La ripresa in ultravioletto è stata fatta verso le ore 9 del mattino col Sole già alto e in luce ultravioletta. Il sito era il Passo Costalunga sopra Vigo di Fassa a 1.740 metri s.l.m. Il caldo torrido di queste giornate ha favorito un buon seeing: clima equatoriale = seeing equatoriale. Molto molto soddisfatto di questo mio primo risultato degno di nota su Venere. Ricordo che le nubi sono composte principalmente da anidride carbonica e sono molto più dense che sulla Terra tanto da coprire sempre in modo perenne tutta la superficie venusiana che non si vede mai. La densità (92 atmosfere) e la composizione dell'atmosfera creano un impressionante effetto serra che rendono Venere il pianeta più caldo in assoluto (più di Mercurio che è più vicino al Sole) con temperature della superficie di oltre i 400°. Un vero inferno.

Altra immagine ripresa sempre il giorno 18 luglio 2022 verso le ore 9.00 del mattino dal Passo Costalunga (TN) a 1.740 metri s.l.m.

Ancora <>Venere e le sue tenui nubi in ultravioletto.
