Sotto: esempi di postazione fissa che alcuni "colleghi" astro-fotografi fortunati si sono auto-costruiti. Si potrebbero costruire con materiali diversi, anche in base alle caratteristiche del territorio attorno: in legno, in pvc, in lamiera, con pannelli sandwich, con pannelli di legno Osb.........:



Postazione fissa per il tuo strumento: il sogno di molti appassionati di astronomia e astrofotografia. E anche il mio! Quali sono i motivi? Beh ce ne sono ben tre di motivi:
prepari tutto l'ambaradan in giardino e rendi operativo il telescopio: circa 1,5 ore di tempo.
il problema delle luci pubbliche e private: nell'immaginario comune luce=sicurezza, buio=pericolo.
Pericolo di nuova insorgenza: i lupi.
Trasportare e preparare il tutto in giardino:

Nel mio caso per ogni sessione osservativo/fotografica ho il telescopio e gli accessori in casa. Lo strumento senza accessori pesa 52 kg e devo ogni volta smontarlo in alcune parti per poter poi uscire di casa, scendere le scale, fare il giro della casa, scendere una rampetta erbosa (d'inverno anche ghiacciata) e posizionare il tutto in giardino in una posizione dove la stella polare sia visibile (necessario per fare l'allineamento al polo nord). Per cui faccio un primo viaggio con il blocco della montatura (Eq6 pro) in ghisa che pesa 18,5 kg. Poi un secondo viaggio per portare i 3 contrappesi da 5,2 kg l'uno. Terzo viaggio per il trepiede (8,5 kg) anelli di fissaggio del tubo sulla montatura e blocco trepiede (10 gk circa). Quarto viaggio con borsa contenente le macchine di ripresa, prese elettriche e cavetteria più altri accessori. Nell'altra mano altra borsa con oculari, accessori ottici vari. Quinto viaggio con Notebook e accessori vari come lavagna luminosa per fare dei particolari scatti a fine sessione ecc. Poi spesso un sesto viaggio per quello che hai dimenticato in casa. Finalmente posso buttare giù dal balcone il cavo della corrente elettrica (lungo 25 mt) ed il cavo Ethernet da 20 mt. Siamo pronti!!! Pronti con tutto in giardino ma ora per circa un ora bisogna:
a) montare il telescopio.
b) mettere in bolla il trepiede.
c) bilanciare i pesi in modo che tubo e contrappesi permettano un movimento fluido.
d) col correttore laser centrare le ottiche.
e) mettere bene a fuoco le ottiche.
f) fare l'allineamento al polo nord grossolano.
g) fare l'allineamento al polo nord "fine".
h) fare un paio di scatti di prova.
i) avviare finalmente le pose.
Ma a questo punto molte volte arrivano le nuvole e/o si è fatto tardi e il giorno dopo devi lavorare. Spesso a forza di monta e smonta, quello che andava bene da un bel po, oggi non ne vuole sapere di funzionare. Con una postazione fissa tutto questo non succederebbe. Basterebbe dare la corrente elettrica e saresti pronto.
2. Il problema delle luci parassite.

Ormai è un problema enorme quello dell'inquinamento luminoso. Non sappiamo più che cos'è un cielo davvero scuro. Si mettono ovunque lampioni e luci esterne che il più delle volte (fateci caso!) illuminano più verso il cielo che verso terra. Si vorrebbe trasformare la notte in un giorno artificiale perchè questo da più sicurezza alla gente. E noi poveri astro-fotografi ci ritroviamo il lavoro di ore e ore nella notte, con tutti i sacrifici che questo comporta rovinati da....le luci pubbliche e private. Senza contare il lavoro di post produzione "a tavolino" per cercare di eliminare i cosiddetti "gradienti indesiderati" dalle nostre astro-fotografie tramite software complicatissimi e costosi senza peraltro ottenere il risultato che vorresti. Il problema è che spessissimo le luci di privati sono luci che non stanno a regolamenti e delibere comunali, provinciali o statali stipulate e mai messe in atto. La legge è chiara su alcuni punti: le lampade esterne devono rispettare precisi parametri di costruzione. Devono illuminare in giù e non in sù. Non possono illuminare il terreno del vicino ne la facciata della casa del vicino! Le leggi ci sono e nessuno le rispetta. E noi astro-fotografi non ce ne lamentiamo perchè vogliamo mantenere i rapporti di buon vicinato con tutti. C'è ora un associazione di esperti in Italia che combatte contro l'illuminazione esterna selvaggia sempre più dilagante, questa: https://cielobuio.org/
L'associazione mette a disposizione dei moduli da compilare e mandare a loro, tramite i quali si appellano a chi di dovere per verificare che le luci esterne private siano a norma. E sapete cosa? Se volessimo essere degli str....i 8 su 10 luci verrebbero fatte togliere o almeno modificare. Ma non lo facciamo perchè la vita è breve e bisogna andare d'accordo con tutti. Io stesso dal mio sito in giardino ho un fanale potentissimo di un albergo puntato verso di me. Alcune lampade esterne di case che qualcuno lascia accese H.24 anche di giorno per tutto l'anno. Il campo da calcio vicino che fino a data ora ha 4 lampioni enormi che fanno giorno tutt'attorno. Una pista da sci a 2 km in linea d'aria che due giorni alla settimana in inverno rischiara la notte. Insomma luci dappertutto. Ora: capisco che per l'hobby di un singolo non si possa oscurare il pianeta ma questo è un altro punto per avere una postazione fissa in un luogo distante dal centro abitato.
3) I lupi.

Sono un problema? Probabilmente no....il lupo fa il lupo come l'orso fa l'orso e normalmente se ne stanno alla larga dagli esseri umani. Però ormai arrivano in paese e quando sei li, solo, nella notte, ogni rumore ti fa pensare di tutto. Avere una piccola barriera fra te che stai fotografando le stelle per ore e i prati e boschi attorno sarebbe più tranquillizzante. Ecco un aneddoto di due anni fa: ero in un prato diverso dal mio giardino, a circa 30 metri di distanza ed era inverno. Mi ero portato li perchè almeno non avevo un certo fanalone privato puntato addosso. Detto fanalone distante una trentina di metri da me, illumina il mio sito come e di più della Luna piena. A guardarlo è impossibile tanto abbaglia. Da due giorni stazionavano un centinaio di pecore al di la di una piccola palizzata di legno. Stavo fermo immobile seduto sulla seggiola col mio Notebook poggiato su un tavolino nell'oscurità. Ad un tratto sento il gregge di pecore belare animatamente e sempre più in modo allarmato tutte insieme. Facevano un frastuono della malore. Al che accendo la lampada frontale che tengo sempre in testa e a 20 metri da me vedevo decine di occhi bluastri terrorizzati. E un po più a destra un paio di occhi diversi: non erano bluastri bensì rossi. Era un lupo. Il lupo venendo abbagliato dalla mia lampada si è messo a ringhiare e abbaiare, più che altro a ringhiare minaccioso. Probabilmente non si aspettava la mia presenza e forse era anche lui spaventato quanto me. Per fortuna avevo la macchina a 5 metri e mi sono aperto la portiera a metà, pronto a fiondarmi dentro se avessi visto improvvisamente quei due occhi rossi scattare in mia direzione. Non vedevo il corpo dell'animale nel buio ma solo quei due occhi rossi a raso del terreno che andavano prima a destra poi a sinistra continuamente e intanto sentivo ringhiare minacciosamente. Dopo circa un due o tre minuti il lupo ha deciso di andarsene ed io mi sono rilassato. Avessi una cacchio di scatola di legno o di lamiera o di pvc attorno a me mi sentirei più tranquillo.
E ALLORA CHE FARE?
In primis dovrei cercarmi qualcuno che mi presta, anche con affitto annuo un quadrato di 2 metri per 2 di un prato o simile. Un amico che me lo presterebbe lo avrei anche trovato ma il problema sarebbe la concessione del Comune. Si può mettere in un prato o un cortile o un terreno, quella che alla fine sarebbe una scatola di 1,80x1,80 metri di lato per 1,70 metri di altezza, col il tetto che si può poi aprire? Magari anche camuffandola con erbe rampicanti, cespugli o altro per non risultare impattante sul territorio adiacente. Da qualche iniziale informazione che ho preso non è cosi facile. Poi magari qualcuno può costruire in Valle ciò che vuole e non gli romperanno mai i marroni, ma scommetto che noi "poveri mona" non possiamo mettere in terra una scatola di legno o altro. Ad onor del vero non mi sono mai informato in sede apposita (Comuni) ma da come qualcuno mi ha detto non è per niente facile essere in regola seppur per una costruzione minima come quella che servirebbe che peraltro non necessita di fondamenta e volendo la si può togliere da un giorno all'altro. Un giorno mi deciderò a chiedere a qualche Comune e sperare in qualcuno che sia comprensivo. Intanto continuo col mio monta e smonta e tengo duro. Se qualcuno ha una qualche idea per aiutarmi a capire come posso muovermi ben venga.