Sicuramente non otterremo risultati paragonabili alle moderne camere Cmos raffreddate le qual arrivano ad abbassare la temperatura del sensore di 40°/45° in meno rispetto alla temperatura ambientale. Ma con davvero pochi soldi possiamo migliorare le nostre astro-fotografie abbassando la temperatura fino a 14°/15° in meno. Io l'ho fatto con il metodo meno invasivo possibile appoggiando la cella di Peltièr al dorso in plastica della mia Canon 700d modificata full spectrum. Ma è un progetto ancora da migliorare. Ho già in mente alcune varianti al progetto che potrebbero migliorare ulteriormente i risultati ottenuti. C'è poi chi si costruisce una cold box oppure chi apre letteralmente il corpo della macchina e ci applica il cosiddetto "dito freddo" ma non tutti sono disposti a "sventrare" la propria macchina fotografica. Vediamo intanto i risultati ottenuti con il metodo più semplice e sbrigativo.
- la cella di Peltièr da me usata è la seguente: DollaTek 2Pcs TEC1-12703 40x40MM (Amazon)
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