La sonda Dart della Nasa ha colpito Dimorphos, il piccolo asteroide dal diametro di 160 metri, per deviarne la traiettoria, nel primo esperimento di difesa planetaria, ossia progettato per difendere il futuro la Terra da asteroidi minacciosi. Testimone dell'impatto è il minisatellite italiano LiciaCube, finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dall'azienda Argotec, che in mattinata ha ricevuto le prime immagini del punto in cui l'asteroide Dimorphos è stato colpito dalla sonda.
Mentre la sonda Dart si avvicinava al bersaglio, la sua telecamera inviava a Terra immagini sempre più dettagliate della superficie irregolare e piena di asperità del piccolo corpo celeste, distante dalla Terra 13 milioni di chilometri. A ogni immagine ravvicinata l'emozione aumentava nel Centro di controllo della Nasa, fino a un grandissimo applauso che ha salutato l'impatto. In quell'istante il piccolo satellite LiciaCube, gestito e coordinato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dall'azienda Argotec, si trovava a meno di mille chilometri dall'asteroide subito dopo la collisione è entrato in scena come un fotoreporter cosmico per riprendere il punto in cui è avvenuto l'impatto. È stato «un impatto spettacolare!», ha detto all'ANSA Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l'Asi, che ha seguito la missione dal Centro di controllo di Torino .
Qui sopra: ecco quanto è grande l'asteroide confrontato con il Colosseo di Roma.