Da Vigo di Fassa dove vivo, in questi giorni all'alba si nota sopra il Sass da les Doudes (Cima 12) un astro estremamente luminoso: il pianeta Venere. Dopo il Sole e la Luna, Venere è la cosa più luminosa che possiamo vedere nel cielo. Al mattino quando non è più buio buio ma quando si vedono ancora le stelle, questo astro attira sicuramente l'attenzione di un occhio attento, sembra quasi che crei un po di luce sulla Terra. Dopo due serate buttate al vento nel tentativo di usare i miei filtri nuovi in banda stretta nel Deep Sky, a causa dei gradienti che rovinano completamente le foto, gradienti causati da un sempre maggiore numero di luci parassite dei molti lampioni, lampadine esterne alle case, fanali e fanaloni vari che illuminano sempre più il paesaggio notturno, mi sono concesso di fotografare di giorno il pianeta Venere. Come ho scritto in un altro post, le luci delle lampade e lampioni ormai sono troppo invadenti. Anche qui da noi che siamo a 1400 mt di quota per cui si potrebbe pensare a chissà che cieli scuri ormai il cielo è inquinato. Non è più nero bensì di un grigio topo, rischiarato da decine di luci parassite che poi servono solo perchè gli uomini si sentano più sicuri: si perchè di notte le luci sono sinonimo nella nostra mente di sicurezza. Il buio è sinonimo di pericolo. Solo quando ci troviamo in alta montagna o in un deserto o in mezzo al mare, il cielo è talmente buio che ci stupiamo! Insomma per farla breve, esasperato da due notti buttate via, per consolarmi ho ripreso con i tentativi di riprendere il complesso e sempre variabile "paesaggio" venusiano. Ricordo che la superficie di Venere non è mai visibile essendo il pianeta perennemente ricoperto da una fitta (e velenosa) coltre di nubi la cui dinamica non è ancora del tutto chiarita e gli astronomi professionisti si affidano spesso alle immagini dei dilettanti per studiarne la dinamica. E Venere lo si studia in pieno giorno, col Sole alto e particolari filtri in ultra violetto e infrarosso. Per cui l'altro giorno ho posizionato il mio "ambaradan" sotto casa, dietro il "sedere" della mia macchina:
Usando sempre il mio fido Newton 254/1200 ho utilizzato la mia nuova camera astronomica mono colore (in B/N) la Qhy 174M cooled. Ho messo poi una Barlow 4X associata all'ADC (correttore di dispersione atmosferica) che ho usato non tanto per correggere la dispersione visto che il pianeta era alto a 50° sopra l'orizzonte ma per aumentare di un punto la focale (1X) perchè a causa dei pixel piccoli della fotocamera astronomica ho bisogno di allungare molto la focale. Ho fatto perciò 2 video in ultra violetto con i filtri W47+BG39 (ultra violetto vicino) di 20 minuti l'uno ottenendo poi da ogni video circa 32.000 fotografie. E un video in infrarosso con filtro IR Pass da 807nm. Di ognuno dei 3 video ho tenuto buono solo il 4% delle foto (frame) essendo il seeing non buono. Infine ho provato a sommare le 3 riprese in un unica immagine. Insomma di circa 80.000 foto ne resta una soltanto. Lo dico subito: non si vedono nuvole ma solo la fase di Venere. Non avevo comunque molte speranze ma era quasi più per ricordarmi i passaggi da fare con la fotografia diurna. Ecco qui sotto Venere in IR:
E qui sotto invece Venere in ultravioletto vicino con filtro W47+BG39:
Altra foto in UV:
E infine la somma delle due foto in UV e quella in IR:
Che dire? Niente.....buona la prossima!!!